In Real Life - Pikta Studio

In Real Life – IRL è un nuovo modo di intendere i social

Un nuovo social sta ottenendo sempre più visibilità nel web americano, ed è pronto a diventare un nuovo riferimento del settore. Questo grazie a un funzionamento molto innovativo…

Nato da un’idea di Abraham Shafi e Scott Bannister, nel 2017, IRL (acronimo di In Real Life) è capostipite della nuova ondata di social network. Insieme ai già noti, in America come in Europa, Clubhouse e Dispo, hanno l’intento di ritagliarsi una fetta di mercato a discapito di mostri sacri come Facebook, Instagram e Twitter. Pronti ad approfittare di ogni loro passo falso.

In un mondo ormai saturo di social network, però, l’unico modo per inserirsi nella battaglia con qualche speranza di successo è avere un servizio originale da offrire agli utenti e, in questo, IRL non difetta.
Nata come app per cellulare, IRL permette non solo di chattare – come le tante altre app di messaggistica – ma anche di organizzare veri e propri eventi, scegliendo un’ora e un luogo, invitando gli amici della propria cerchia sociale a passare ore insieme.

In Real Life: Un progetto da un miliardo di dollari

Un’idea che, con la pandemia in atto, ha attirato stuoli di adolescenti desiderosi di passare tempo assieme magari giocando ai videogiochi, ascoltando musica o organizzando sessioni di studio. Nel 2020 la piattaforma ha raggiunto 2 milioni di utenze, un numero che ha reso interessante la startup agli occhi degli investitori: Tiger Global e IVP, due nomi altisonanti nell’ambito degli investimenti sul web, si sarebbero già fatti avanti valutando l’app intorno alla cifra di un miliardo di dollari. E questo senza che il social abbia generato, per ora, alcuna entrata!

L’obiettivo di queste società è di sfruttare non tanto le possibili inserzioni pubblicitarie, ma le commissioni sulle funzionalità a pagamento. Necessarie, naturalmente, per organizzare eventi più virali.
Una valutazione sulla startup era già stata fatta lo scorso Settembre, e già allora era stata valutata oltre i 100 milioni.

Una piattaforma in divenire

I due fondatori, ora CEO dell’app, Shafi e Bannister, non hanno di certo dormito sugli allori. La loro piattaforma, negli ultimi mesi, ha subito una serie di interessanti innovazioni che hanno visto la riprogettazione della messaggistica di gruppo. Proprio per venire incontro alle esigenze create dalla pandemia.

L’app, creata inizialmente come un calendario di eventi con funzioni social, era infatti una board come tante altre. Gli utenti accomunati dall’interesse di eventi in comune erano riuniti dall’app in modo che potessero chattare prima, durante e dopo l’appuntamento.

Gli accadimenti degli ultimi mesi hanno costretto i due ragazzi a virare completamente l’idea di base. Facendo sì – come già detto – che l’app stessa contenesse gli eventi.
Per vagliare la possibilità di monetizzare i propri servizi, la piattaforma ha testato con una piccola percentuale di utenti la possibilità di creare eventi a pagamento. Addebitando un costo di entrata a chi volesse partecipare, sia una tantum che ad abbonamento. E fornendo contenuti esclusivi e modalità di partecipazione più attive. Una scelta che mette IRL in diretta contrapposizione con concorrenti come Meetup, che nel corso del tempo ha perso parecchio appeal proprio presso il pubblico adolescente.

Nella sfortuna della pandemia, perciò, il genio dei due programmatori e della loro squadra ha partorito la soluzione perfetta. E attirati come mosche dal miele, gli investitori sono subito accorsi.

In Real Life è raggiungibile all’indirizzo www.irl.com, e già parecchi artisti e società stanno creandoci un account. Dimostrando con ciò le enormi potenzialità di questa app. Seconda solo a Clubhouse, tra le app sociali di questa generazione, in quanto a innovazione e modernità.
Noi di Pikta continueremo a monitorare la situazione di questo sito: chissà che non diventi un nuovo social di riferimento!

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